Patriarca di Alessandria, venerato come Santo da Cattolici, Ortodossi e Copti, ricordato nel Libro dei Santi anglicano e luterano
Atanasio di Alessandria, nato a Alessandria d’Egitto fra il 293 e il 295, e morto, sempre ad Alessandria il 2 maggio 373, è uno dei quattro Padri della Chiesa Orientale che furono definiti “il Grande”, insieme a Antonio Abate, Basilio e Fozio (quest’ultimo non riconosciuto dalla Chiesa Cattolica. È anche insignito del titolo di Dottore della Chiesa per la sua lotta convinta e dotta circa la natura di Gesù, il dogma della Trinità e la difesa del Credo di Nicea.
Fu un sapiente filosofo e dimostrò una profonda conoscenza delle opere di Platone, Aristotele, di Omero e del neo-platonismo.
A causa della sua fede ferma, fu perseguitato attraverso numerosi arresti, esili e calunnie. Fu accusato addirittura di aver ucciso il Vescovo meleziano Arsenio, fino a quando, con un colpo di scena magistrale, lo invitò e mostrò in vita al Concilio di Tiro. Fu anche accusato di aver rotto un calice sacro (il calice di Ischyros).
Nel 341, Papa Giulio I convocò un Sinodo che riconobbe l’innocenza di Atanasio e la sua correttezza dottrinale.
Grazie per queste preziose notizie. Fa sempre piacere sapere che i santi ci sono sempre stati… Oltre i martiri dei primi secoli san Cipriano i Sant’Ignazio di Antiochia, ecc ( e il sangue dei martiri è buon ” concime” per i martiri successivi e di oggi),abbiamo i grandi santi dei primi secoli es Sant’Ambrogio o sant’Agostino, sant’antonio sant ‘ireneo ecc. /// È un’occasione per dire a noi stessi che il …mondo non inizia con noi…ma abbiamo lungo i secoli vite esemplari di persone che hanno lasciato un segno positivo( famosi anche i santi dell’ oriente). Anche i non “canonizzati ” o addirittura quelli che hanno sfiorato qualche eresia, hanno lasciato un segno positivo…pensiamo semplicemente ai più famosi : Lutero Calvino Pietro Valdo , ma anche molti ” ortodossi” dell’oriente. Mi sembra si faccio poco per unire i cristiani” unità nella diversità” siamo più portati a vedere le cose che ci dividono da quelle che ci uniscono ( così pensava già papà Giovanni XXIII). Io ingenuamente dopo l’abbraccio di paolo sesto con atenagora a cui assistetti in san Pietro nel 1967, pensavo che eravamo vicini all’unità completa… Ma era una pia illusione. … Una volta, anni fa, mi trovavo nell’isola di Siros in Grecia (,l’unica cattolica in un mondo ortodosso) e parlando col vescovo cattolico mi diceva che per lui era normale partecipare a funzioni ortodosse e viceversa e poi concludere con una cena insieme …( Ma nonostante questi tentativi ,e chissà quanti c’è ne sono nel mondo, non si riesce , in modo ufficiale e concreto a progredire!! Purtroppo mi sa che l’attaccamento eccessivo e spesso fuori posto alla propria storia o tradizioni, non ci permette di creare quella unità nella diversità ,sempre più necessaria e urgente.