Questa Chiesa da amare e conoscere

Prendendo spunto dal titolo del libro di Giuseppe Militello

Il titolo del libro del professor Don Giuseppe Militello, docente di Ecclesiologia, (“Questa Chiesa da amare e conoscere“) offre molti spunti di riflessione.

Se si ascoltano i numerosi commenti che la gente rilascia per strada, nelle discussioni, e soprattutto sui social, dove la “barriera” di schermo e tastiera garantisce uno “scudo” dietro cui sentirsi al riparo dall’essere osservati, emerge che l’idea che si ha della Chiesa è distorta ed è molto distante da quando potrebbe essere se la si conoscesse o la si frequentasse.

In genere si intende “Chiesa” l’edificio di mattoni o pietra, o in molti casi l’istituzione romana.

Queste convinzioni sono totalmente errate. Per capire veramente e in modo corretto cos’è la Chiesa occorre far riferimento al suo nome stesso, che deriva da ἐκκλησία (ekklēsìa) termine greco che si traduce in “assemblea”.

La Chiesa è dunque l’assemblea, ovvero la riunione dei fedeli, i quali svolgono il compito di adorare, ringraziare, pregare, invocare Dio, per compiere il percorso terreno in vista della soluzione escatologica (la vita eterna).

Tutte le critiche rivolte eventualmente a Papi, Vescovi, Sacerdoti o diaconi, sono personali, e quindi non intaccano il significato di Chiesa.

Il Papa è il Vicario di Cristo, successore dell’apostolo Pietro a cui Gesù ha affidato la custodia della Chiesa e della Fede, ma non ha accezioni divine. In quanto uomo il Papa può sbagliare, ma gli eventuali errori non vanno attribuiti alla “assemblea” dei fedeli, e quindi alla Chiesa.

Gesù non ha abbandonato la sua “assemblea”, ma ha promesso che avrebbe mandato lo Spirito Santo, e lo ha fatto.

Confondere quindi la Chiesa con opere degli uomini, soprattutto quando non capiamo i motivi di certe scelte delle istituzioni, è un grave errore e di riflesso mette in dubbio l’opera dello Spirito Santo.

L’incarico dato da Cristo alla Chiesa non è affatto banale, e la responsabilità dei Papi è pesante. La Chiesa deve convogliare verso Cristo le richieste umane di mediazione, in quanto con l’Incarnazione, Gesù è l’unico mediatore di Salvezza.

Questo è il fondamentale: indirizzare verso la Salvezza. Non è saggio dunque fermarsi a discutere su come l’istituzione vaticana intende svolgere questo compito, ma è importante invece concentrarsi sull’obiettivo.

Un’altra accusa che viene rivolta alla Chiesa è quella inerente a certi comportamenti deprecabili e a volte anche imperdonabili di qualche suo membro istituzionale. Fermo restando che il peccato perpetrato da chi dovrebbe essere da esempio è più grave che altri, questo resta un peccato fatto da un uomo. Sarebbe assurdo contestare l’idea per colpa dell’uomo. Sarebbe come ripudiare la democrazia nel caso in cui un Presidente o un Re fossero infedeli.

Il libro di Militello spiega attraverso l’approfondimento della Lumen Gentium la bellezza della Chiesa, e invita soprattutto a conoscerla. Non si può amare senza conoscere, ma è altrettanto vero che senza conoscere è stupido il rifiutare.

Alla base di molte critiche e fraintendimenti c’è proprio la scarsa conoscenza, o, peggio, l’impressione di conoscere solo attraverso luoghi comuni o apparenza. Parlare bene o male, elogiare o criticare qualcosa che non si conosce non è saggio, non è corretto e forse neppure intelligente.

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