Istituita per raccogliere il popolo di Dio attorno alla Bibbia.
Il 30 settembre 2019 Papa Francesco ha istituito la Giornata della Parola di Dio, e l’ha fissata alla terza domenica del tempo ordinario.
Si tratta di un richiamo che tocca l’ambito trinitario, in quanto si celebra con essa il Logos e la persona stessa di Cristo. Accanto all’Eucarestia, che riveste importanza salvifica, l’ascolto della Parola richiama il valore del rapporto con la Liturgia. È un aspetto che pone l’attenzione sull’identità stessa dei cristiani.
“La relazione tra il Risorto, la comunità dei credenti e la Sacra Scrittura è estremamente vitale per la nostra identità. Senza il Signore che ci introduce è impossibile comprendere in profondità la Sacra Scrittura, ma è altrettanto vero il contrario: senza la Sacra Scrittura restano indecifrabili gli eventi della missione di Gesù e della sua Chiesa nel mondo. Giustamente San Girolamo poteva scrivere: «L’ignoranza delle Scritture è ignoranza di Cristo» (In Is., Prologo: PL 24,17)”.
La Domenica della Parola di Dio è quindi anche l’invito all’ascolto di Dio che ci parla. Lo fa attraverso le Scritture. Sta a noi mettere a frutto ciò che Egli semina, anche solo con un breve momento di silenzio e di meditazione personale dopo aver ascoltato Letture, Vangelo e Omelia.
Ma l’istituzione di questa giornata è anche occasione per richiamare l’importanza della collaborazione che ogni cristiano è chiamato ad avere col Signore. Una ricerca interessata alla scoperta dell’attualità della Scrittura aiuta la crescita consapevole nella Fede. “Non chi dice Signore, Signore…”.
Riscopriamo in questa occasione il significato profondo di quanto il Santo Padre ha espresso nella sua Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium: “La Parola di Dio ascoltata e celebrata, soprattutto nell’Eucaristia, alimenta e rafforza interiormente i cristiani e li rende capaci di un’autentica testimonianza evangelica nella vita quotidiana“.
Nutrirci dell’Eucarestia e della Parola di Dio è cibo per la vita eterna.