Superficialità e scarsa fede: un problema preoccupante

Manca l’attenzione a ciò che invece è essenziale

«Come può costui darci la sua carne da mangiare?».
Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda».

(Dalla liturgia).

«Come può costui darci la sua carne da mangiare?». È questa la domanda dei Giudei. Ed è questa, se vogliamo essere sinceri, la domanda di molti di noi. Come è possibile che nel pane e nel vino consacrato Gesù sia presente realmente in corpo, sangue, anima e divinità? Come è possibile che sia presente davvero, se fisicamente non c’è?

Oggi molti credenti, anche praticanti, non credono alla presenza reale di Gesù nelle specie eucaristiche. Molti pensano sia solo un simbolo. E questa è una cosa grave. Gesù nell’Eucaristia è presente davvero. Se ne fossimo convinti davvero non saremmo così superficiali nel considerare l’Eucaristia.

Oggi molte persone non si inginocchiano a Messa durante la consacrazione, si accostano all’Eucaristia in modo superficiale, non si fermano a ringraziare per un momento al termine della Messa ma si perdono in chiacchiere, mentre il Signore è realmente presente in noi per quindici-venti minuti, finché l’ostia consacrata non viene assorbita dal nostro corpo. E peggio: molte persone si accostano all’Eucaristia senza essersi confessate, pur avendo commesso dei peccati gravi. Questo significa che noi non pensiamo che nell’Eucaristia Dio ci sia davvero. Invece c’è.

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